venerdì 24 aprile 2015

"Ma sono originali?"

La cosa che più mi ha colpita durante le visite che ho effettuato nell'ultimo periodo, specialmente alle mostre, è una domanda, che sorge sempre più spesso nella coscienza dei visitatori più piccoli: "ma questi dipinti sono tutti originali? Cioè... li ha dipinti proprio tutti il pittore tal dei tali?". Poche volte sono riuscita a chiedere a mia volta, con sincera curiosità: "Certo, ma perché lo chiedi?" ottenendo sempre vaghe risposte non troppo convinte. Il dubbio sincero, però, in alcuni piccoli (a volte giovani) visitatori è lì in agguato.


E così mi sono interrogata diverse volte sul perché proprio questo dubbio, proprio in questa epoca. Forse c'è della banalità in questa riflessione, ma in una società in cui con una macchina fotografica si può riprodurre l'immagine di qualunque cosa, si può perdere la chiarezza su cosa sia originale, cosa no. 

O forse, più semplicemente, sembra strano a dei bambini che in una mostra si portino opere realmente eseguite da un artista importante, e che per comodità se ne facciano dipingere delle copie da qualcuno abbastanza bravo da poterlo imitare. Il dilemma però resta. 

Sarebbe interessante far realizzare apposta ad un bambino (ma anche ad un ragazzo) un'opera d'arte e poi fotografarla chiedendo quale sia secondo lui l'originale. Provare a farne una copia e procedere allo stesso modo. Uscendo dal ruolo di artista, chiedergli di diventare per un attimo un organizzatore di mostre, quale opera vorrebbe nella mostra da lui progettata e perché? E soprattutto, non sarebbe il caso di rendere noto ai visitatori se sta esponendo originali o copie? 

[L'allestimento delle mostre impossibili è esattamente un caso di mostra allestita con riproduzioni!]

venerdì 6 febbraio 2015

Le Fragole di Marc Chagall

Ho avuto il privilegio di lavorare come guida ADM alle mostre di Palazzo Reale. Quella su Marc Chagall, appena conclusa, mi ha riempito il cuore. Il mio dipinto preferito, per qualche ragione misteriosa, è piccolo, proviene da una collezione privata e si intitola "Le Fragole" (1916). Amo il fatto che Bella, la moglie molto amata da Marc, sia vestita con gli stessi colori della frutta rappresentata sul tavolo: dolce, fresca, bella. Ai bambini che ho accompagnato in mostra ho chiesto quale frutto amassero, e se volevano per caso qualche volta provare a usare quel colore per vestire se stessi o gli altri nei loro disegni. E se non è frutta può essere comunque natura: mare, cielo, stelle, fiori, prato, alberi...


Mi piace anche la visuale di scorcio, dall'alto, come un momento "rubato", una scena osservata quasi di nascosto da una scala o da un soppalco.

N.B. ADM - Associazione Didattica Museale si occupa di scienza, ma anche di arte! http://www.assodidatticamuseale.it/ADM/

lunedì 6 ottobre 2014

Il MABA al Museo Archeologico di Angera

Domenica 12 Ottobre alle ore 15.00, al Museo Archeologico di Angera si inaugura il MABA, il Museo dei Bambini. Il bravo conservatore del museo, Cristina Miedico, scrive:

Il  MABè un angoletto del nostro museo dedicato ai bambini e alle loro famiglie, ci saranno giochi e libri, puzzle e schede quiz, giochi da fare anche bendati e schede da guardare, scalette per salire fino alla vetrina più alta e... materiali per creare il proprio souvenir.

Il  MABè bilingue, ad Alta Leggibilità ed è dotato di giochi pensati per bambini dai 3 ai 99 anni, a prescindere dalle loro doti, talenti o capacità visive.

Il MABnon è un laboratorio didattico, ma un piccolo allestimento permanete, non ci sono operatori dedicati, ma è un luogo in cui grandi e bambini giocano e imparano insieme ogni volta che ne hanno voglia!

L'attività è stata programmata in occasione della 
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE FAMIGLIE AL MUSEO

Il museo si trova ad Angera (VA) - via Marconi 2, 21021


lunedì 9 giugno 2014

VENTO BICI TOUR

Occuparsi di arte vuol dire anche, per me, valorizzare l'ambiente. Muoversi in bicicletta è un bel modo per riappropriarsi di un territorio, conoscerlo, e anche per valorizzare le città d'arte. Il progetto VENTO del Politecnico di Milano è in corso: i ciclisti stanno pedalando e al loro arrivo nelle tappe vengono accolti con calore e tanto interesse (lo documenta anche la pagina facebook "Vento in bicicletta da Venezia a Torino lungo il fiume Po). Qui il sito della manifestazione con le tappe previste

Anche Pavia è fra le città incluse nell'itinerario, progettato seguendo la dorsale che collega Venezia e Torino, seguendo il tracciato del Grande Fiume.

Anche in questa bellissima città effettuerò da settembre le visite guidate del calendario per famiglie e singoli (anche in lingua Inglese!), con il supporto dell'Associazione Commercianti.

mercoledì 2 aprile 2014

L'ultima cena, prima di cena...

Una proposta per bimbi e genitori
 
 
Una visita guidata al Cenacolo vinciano
domenica 11 maggio, ingresso alle ore 18.45.
Il ritrovo sarà alle ore 18.00
davanti alla chiesa di Santa Maria delle Grazie in corso Magenta
per iniziare la visita parlando di Leonardo e della Milano di allora.
 
 
I bimbi a patire dai 6 anni
con gli adulti che li vorranno accompagnare
potranno ammirare il dipinto di Leonardo da Vinci
realizzato nell'antico refettorio del monastero domenicano.
 
 
I posti totali a disposizione sono 25
La permanenza all'interno della sala con l'Ultima Cena dura obbligatoriamente 15 minuti
Per informazioni sulle tariffe e prenotazioni
cell 3779478119 - Sara

mercoledì 5 marzo 2014

PUNTO LINEA SUPERFICIE

 
Ancora una mostra milanese: a Palazzo Reale, fino al 27 aprile, si potrà visitare “KANDINKSY - La collezione dal Centre Pompidou”.
 
Wassily Kandinsky, oltre alle sue opere, ci ha lasciato anche degli scritti: i più noti sono “Lo spirituale nell’arte” e “Punto linea superficie”. Da quest’ultimo si possono trarre idee per attività divertenti da fare per conto proprio. Provando in tanti modi, ad esempio, a raffigurare il punto.
 
Ecco cosa scrive Kandinsky sul punto: “Se pensato in astratto o immaginato, il punto è idealmente piccolo, idealmente rotondo. E’ un cerchio idealmente piccolo. Ma, sia le sue dimensioni, sia i suoi limiti sono relativi. Nella sua forma reale il punto può assumere un numero infinito di figure: la sua forma circolare può diventare dentellata, può sviluppare un’inclinazione verso altre forme geometriche e, infine, verso altre forme libere”. Questo suo libro, del 1926, è quasi un trattato di geometria, da cui emergono con poesia le considerazioni del Kandinsky artista. Le linee ed i punti formano composizioni via via sempre più complesse e movimentate ricordando il silenzio, la musica, la natura, l’architettura e tutto ciò che l’uomo visivamente o graficamente prova a rappresentare.
 
Le astrazioni di Kandinsky si possono provare anche a casa, uscendo dal formato bidimensionale tipico della sua produzione, prendendo in prestito la tecnica del collage e dell'assemblaggio da altri movimenti artistici. Ecco qualche idea per creare un punto: disegni o scarabocchi di forma circolare, bottoni di diverse dimensioni, pezzettini di scotch, impronte di piccole dita passate nel colore, tracce lasciate dai tappi di sughero usati come timbrini e altro ancora. Per chi vorrà provare ad equilibrare la composizione utilizzando anche le linee, ecco la possibilità di usare cannucce, fili di lana, fettucce di cotone, stelle filanti... La linea potrà essere retta, curva, spezzata, mista o anche molto movimentata. Per Kandinsky la linea nasce dal punto in movimento ed equivale alla rappresentazione stessa del movimento. Provare a rappresentare, anche solo disegnandole, delle linee "in fuga" o "in arrivo" (come farlo spetta ad ognuno, Kandinsky la sua idea in merito l'aveva), fa capire che cosa intendesse l'artista. Consigliato ai bambini "di tutte le età"!